L’evoluzione manageriale del professionista

Oggi dopo 15 anni di mia esperienza nel settore notarile, prima come collaboratore, poi come consulente strategico/organizzativo, vedo da parte del cliente una visione modificata dello stereotipo della figura del Notaio, non più solo come mero esecutore di una firma, ma come un vero esperto di tematiche giuridiche civilistiche, e abile consulente nelle materie più complesse.

Contemporaneamente a questa “evoluzione di conoscenze e competenze” del Notaio occorre che il suo studio risponda adeguatamente ai cambiamenti, ossia i processi interni siano ben organizzati e governati e siano installate procedure operative definite ad hoc.

Oggi, credo che l’organizzazione ottimale dello studio notarile sia parte attiva della riuscita dello stesso. Le dinamiche che consentono allo studio di essere competitivo, non sono solo il prezzo dell’atto, ma la capacità da parte del professionista di posizionarsi, nella mente del cliente,  per la sua area territoriale, come vero “conoscitore” della materia, ponendo di conseguenza moltissima attenzione nel delineare i sistemi di controllo e standardizzazione comportamentale delle risorse umane dello Studio.

Oggi, l’approssimazione gestionale è un lusso che non ci si può più permettere, occorre acquisire tutte le competenze manageriali per governare le dinamiche finanziarie, economiche, organizzative e “commerciali”. Definire una propria metodologia operativa e strategica che pervada tutta l’organizzazione.

Tutte le opportunità devono essere colte non in maniera casuale ma sistematica, per far fronte velocemente ai cambiamenti del mercato.

Enrico Bartolini

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